Teheran 100% Seta
Capitale dell’Iran, negli ultimi anni Teheran ha sviluppato uno stile proprio, che rappresenta una sintesi di quelli dei principali centri di provenienza, realizzata nel pieno rispetto della tradizione decorativa classica persiana.
Sull’elaborazione di questo stile e sull’entità della produzione ha avuto un considerevole peso la fondazione, nel 1936, della Società del Tappeto, la Sherkate Farsh, che dalla sede centrale di Teheran organizzava e controllava per conto del governo la produzione dei tappeti nell’intero territorio persiano, elaborando modelli che distribuiva ai tessitori.
I Teheran sono annodati in vari formati, anche molto estesi.
Il disegno è di norma d’ispirazione floreale e curvilineo, organizzato in schemi complessi, per lo più a medaglione e cantonali oppure da preghiera, con disegni ad albero tracciati con realismo all’interno del mihrab.
Sono caratteristici della più recente produzione urbana anche i tappeti figurali.
La gamma dei colori è molto ricca; l’usanza di profilare i disegni con sottili contorni scuri conferisce a essi particolare risalto.
La bordura più usata è quella a palmette di tipo herat, detta a Teheran samovari, ma non mancano esempi di bordure a cartigli, con composizioni poetiche.
Tra i bordi minori è particolarmente frequente il medachyl, usato per la bordura più esterna.
I Teheran sono annodati con nodo asimmetrico su ordito in cotone.
I ricorsi di trama sono due, realizzati in cotone.
La trama tesa è bianca mentre quella floscia è tinta spesso in azzurro.
La lana usata è serica e vellutata ed è di norma di ottima qualità; spesso è lana cork.
I Teheran più pregiati e rari hanno la trama,l’ordito ed il vello in seta